Stop ai ladri! 7 consigli utili per proteggere la vostra casa dalle effrazioni

Quando uscite di casa, ovviamente chiudete la porta a chiave. Ma che tipo di porta avete? È in acciaio o in legno compensato? Ha degli inserti di vetro? E in questo caso, di che vetro si tratta? E com’è fissata? Di che tipo di serratura è dotata? E com’è la porta finestra che dà sulla terrazza o la porta della cantina? Avete chiuso bene tutte le finestre? Anche quelle al primo piano? E il lucernario? È protetto da una grata? Com’è fissata?

Se non siete in grado di rispondere a tutte queste domande, vi consigliamo di continuare a leggere il presente opuscolo. Pensate che i ladri agiscano unicamente di notte, quando c’è nebbia, e svaligino solo le case dei ricchi? Sbagliato! La maggior parte delle effrazioni nelle abitazioni private è commessa di giorno, in qualsiasi zona residenziale, e spesso già di mattina. Perché, vi chiederete? Perché a quell’ora la maggioranza delle persone non si trova in casa, bensì è al lavoro, a fare spese o altrove. È invece il contrario per i negozi: vengono principalmente scassinati di notte perché la maggior parte delle persone è di nuovo a casa e in giro non c’è praticamente nessuno.

Che insegnamento se ne trae? Che di regola i ladri fanno di tutto per non essere visti e non incontrare nessuno! In generale, non si tratta di persone violente: non vogliono ferire nessuno e neppure essere ferite. Per questo motivo evitano rumori, perdite di tempo, complicazioni e – quando è buio – la luce. Tutto deve svolgersi il più rapidamente e silenziosamente possibile, senza dare nell’occhio. Ecco il motivo per cui la maggior parte delle effrazioni non è commessa, come nei film, utilizzando la fiamma ossidrica o un tagliavetro.

Per compiere un furto, i ladri impiegano semplici attrezzi per fare leva, come per esempio un cacciavite, facile da infilare nella tasca della giacca. Ed è proprio in quest’ambito che potete intervenire, rafforzando tutti i punti deboli in cui un cacciavite potrebbe per esempio essere utilizzato come strumento di scasso. Così facendo avete già provveduto a diminuire notevolmente il rischio di effrazione! E naturalmente potete anche fare di più: esistono infatti innumerevoli possibilità per aumentare la sicurezza di un’abitazione. Sappiamo tutti che la sicurezza al 100% non esiste. Dovreste perciò riflettere bene a come soddisfare il vostro bisogno di sicurezza. Quali misure protettive considerate adeguate alla vostra situazione e ai vostri mezzi finanziari? A tale fine, vi consigliamo di rivolgervi ad esperti indipendenti e definire insieme a loro il vostro obiettivo di protezione personale. Esistono norme antieffrazione e classi di resistenza vincolanti da prendere in considerazione quando acquistate nuovi prodotti (p. es. porte e finestre) o ammodernate l’infrastruttura esistente. Anche in questo caso, fatevi consigliare da specialisti in materia. A cosa serve la serratura più resistente se non è installata in modo professionale?  

Chiudete a chiave le porte!

I ladri utilizzano spesso semplici attrezzi come un cacciavite per fare leva. Normalmente è abbastanza facile scardinare le porte sprovviste di sistemi di sicurezza supplementari. I fabbricanti di porte hanno però reagito a questa situazione ed offrono ora una vasta scelta di porte antieffrazione certificate che soddisfano anche tutte le esigenze in fatto di design! Grazie ai dispositivi di chiusura multipli, è molto più difficile scardinare una porta tentando di far leva con un attrezzo. Questo accorgimento permette così di aumentare nettamente la resistenza alle effrazioni.

I dispositivi di chiusura multipli aumentano nettamente la sicurezza di una porta.
Se il lato esterno di una porta è rafforzato con un pannello di legno supplementare,
non è più possibile fare leva fra la porta e il lato interno del telaio (illustrazione a sinistra),
perché si riesce solo a infilare una leva fra il telaio e il pannello di legno,
ciò che è del tutto inutile ed inefficace (vedere illustrazione a destra).

Nella maggior parte dei casi, anche una vecchia porta può essere dotata di serrature supplementari senza grandi spese. La miglior soluzione sarebbe però di far verificare il tutto sul posto da uno specialista. Anche rinforzare la porta d’entrata con un secondo telaio può costituire una misura efficace, anche se un po’ costosa, contro le effrazioni. È inoltre importante che tutte le sbarre di chiusura siano saldamente avvitate e ancorate nel muro perché solo in combinazione con tutti i dispositivi di bloccaggio supplementari possono formare un’unità funzionale e resistente. Infine, per impedire che i cilindri delle serrature siano svitati e spaccati, è opportuno montare placche di sicurezza che vengono avvitate dall’interno con una tecnica speciale.

CHIUDETE LE FINESTRE

La regola delle porte vale anche per le finestre! Generalmente, i ladri cercano di forzarle facendo leva sul loro punto debole. Per questo motivo, le finestre dovrebbero essere dotate di speciali dispositivi di chiusura, chiamati perni di chiusura a fungo (vedere illustrazione sotto). Questi dispositivi sono integrati nei serramenti delle fine- stre e sono molto facili e comodi da chiudere con la maniglia della finestra. Per rinforzare le vecchie finestre, si può per esempio installare una chiusura a spagnoletta sui telai.

Le maniglie delle finestre devono sempre poter essere chiuse a chiave! Per esperienza si sa che le finestre dotate di vetro di sicurezza stratificato o di una pellicola di protezione speciale offrono una maggior resistenza alle effrazioni. Se il vetro della finestra viene comunque rotto, la finestra non può essere aperta dall’interno perché la maniglia è chiusa a chiave. Gli avvolgibili e le persiane a libro offrono una protezione supplementare, ma non sostituiscono i dispositivi antieffrazione sopracitati. Le inferriate possono essere una buona soluzione per proteggere le finestre che non possono essere dotate di elementi

Le finestre con serramenti di sicurezza (dotati di perni di chiusura a fungo) sono difficili da scardinare.
I rinforzi trasversali applicati alle inferriate delle finestre impediscono l’allargamento delle sbarre.

Mettete i vostri oggetti di valore – come gioielli, orologi, monete d’oro, titoli, ecc. in cassaforte! Contrariamente ad un portagioielli portatile, la cassaforte dev’essere ancorata nel muro a regola d’arte per evitare che venga portata via con facilità per poi essere comodamente aperta altrove con la fiamma ossidrica in tutta tranquillità. Vi consigliamo inoltre di custodire fuori casa, per esempio in banca in una cassetta di sicurezza, quegli oggetti di valore che vi occorrono solo raramente, come in occasioni speciali, o di cui non avete mai bisogno.

Quando acquistate una cassaforte, rivolgetevi solo ad aziende specializzate e prestate attenzione alle diverse classi di protezione per disporre di una copertura assicurativa efficace. Potete ottenere informazioni chiedendo alla società che vi ha venduto la cassaforte o alla vostra compagnia di assicurazioni.

Scegliete in ogni caso una cassaforte dotata di serratura con codice numerico! Nel caso di casseforti con serratura a chiave, infatti, i ladri cercheranno immancabilmente il doppio della chiave in tutta la casa mettendola a soqquadro. E, ciliegina sulla torta, nella maggior parte dei casi riescono pure a trovarla! Idealmente, le casse- forti dovrebbero essere do- tate di un sistema d’allarme collegato ad una centrale di ricezione allarmi

Una cassaforte dovrebbe avere una serratura con codice numerico ed essere 10 ancorata nel muro a regola d’arte.

Il buon vecchio spioncino non sarà l’ultimo ritrovato tecnologico, ma è in ogni caso una soluzione indispensabile se non si dispone di una videocamera all’entrata. Vi permette infatti di non aprire a qualcuno di inatteso o sconosciuto che suona alla porta. Ma per evitare che questo individuo pensi che non ci sia nessuno in casa e cerchi poi di entrare per effrazione, dovreste segnalargli che non desiderate visite tramite il citofono o dalla finestra.

Un impianto di videosorveglianza vi permette certo di osservare tutta la vostra proprietà. Ma potrete allertare la polizia solo se siete in casa e vedete sopraggiungere i ladri. Se invece siete assenti, il vostro impianto di videosorveglianza non farà altro che filmare l’effrazione, senza tuttavia impedirla. Una finta telecamera non può neppure mo- strarvi quanto è successo. Per questo motivo è sconsigliata. In tutti i casi, prima di acquistare una videocamera, informatevi sulle basi legali in vigore.

Fra le misure di protezione più efficaci che potete mettere in atto contro i ladri vi sono i buoni rapporti di vicinato. Dare di tanto in tanto da mangiare al gatto del vicino il fine settimana oppure bagnare i suoi fiori quando è assente

«Ma questo non è affatto lo zio Mario!»

sono azioni del tutto naturali che servono a rinfrancare la fiducia reciproca fra vicini. Infatti, più i rapporti di vicinato sono buoni, più ci si fida l’uno dell’altro e maggiore sarà la disponibilità ad avere sempre un occhio vigile sulle proprietà reciproche. Pensate per esempio al fatto che la bella siepe alta che d’estate vi protegge da occhi indiscreti quando prendete il sole, costituisce un buon riparo anche per un ladro che vuole scassinare la porta finestra della vostra terrazza in tutta tranquillità. La cosa migliore è perciò tenersi informati reciprocamente su quanto succede, per esempio sulle assenze per vacanza. Naturalmente, non è una buona idea rendere note le vostre assenze su Internet, per esempio su un Social Network. Anche i ladri, infatti, utilizzano i nuovi media! In ogni caso, se siete lontani da casa per un tempo prolungato, dovreste chiedere a qualcuno di occuparsi della vostra corrispondenza, perché una buca delle lettere strapiena rappresenta spesso un invito per i ladri.

Anche se la maggior parte delle effrazioni è commessa di giorno, non si deve sottovalutare l’effetto dissuasivo dell’illuminazione come misura antieffrazione. Una casa che rimane al buio anche di sera, magari per diverse sere di seguito, segnala ad un ladro che al momento la casa è disabitata. Per questo motivo, i temporizzatori ad intervalli casuali, che accendono le luci in più locali in modo automatico ed irregolare, sono una misura sensata. E questo per evitare che si capisca già da lontano che siete assenti  

Anche i rilevatori di movimento, che attivano dei dispositivi luminosi a sorpresa su tutti i lati della casa non appena qualcuno entra nella vostra proprietà, servono da deterrente. E questo anche quando un ladro tenta solo di avvicinarsi breve- mente per osservare di nascosto se siete assenti o meno.

Pensate al fatto che le vostre abitudini – dalla sera alla mattina presto possono essere studiate in funzione della vostra illuminazione interna. Per evitare che occhi indiscreti vi guardino, soprattutto quelli dei ladri, utilizzate tende, imposte o avvolgibili.

Anche se non sono necessari ovunque, gli impianti d’allarme antiscasso possono contribuire a diminuire i rischi d’effrazione. Gli impianti d’allarme individuano e segnalano se persone non autorizzate penetrano in una proprietà. Ma per avere la certezza che funzionino in modo impeccabile e siano veramente efficaci, ci vogliono molte conoscenze tecniche e tanta esperienza. Un buon concetto di sicurezza ingloba tutto quanto succede in una proprietà per escludere tutti i fattori che possono far scattare l’allarme per errore, come per esempio i movimenti di animali domestici. I falsi allarmi che danno luogo ad un intervento di polizia possono infatti essere fatturati!

Teoricamente, potete fissare dei sensori ad ogni porta e finestra e dotare l’intera abitazione di rilevatori di movimento. Prima, però, occorre riflettere soprattutto agli aspetti seguenti: cosa dovrebbe succedere quando scatta l’allarme? E dove dovrebbe scattare l’allarme? Se desiderate far installare un impianto d’allarme antiscasso, dovete anche elaborare una strategia d’intervento nei momenti in cui scatta l’allarme. Generalmente, si raccomanda di collegare l’allarme ad una centrale di ricezione allarmi. Anche in questo caso fatevi consigliare da un esperto in materia.

Abbiamo visto che esistono misure antieffrazioni basate sul cosiddetto «principio dei tre pilastri». Ripercorriamole! Misure organizzative: non lasciate mai la chiave nella serratura, chiudete sempre le finestre e aiutatevi fra vicini.

  1. Misure meccanico-costruttive: fate installare serrature supplementari, dispositivi di chiusura e inferriate alle finestre, fate ancorare saldamente la cassaforte nel muro.
  2. Misure elettroniche di vigilanza e illuminazione: fra queste rientrano prima di tutto un impianto d’allarme anti- scasso, poi dispositivi luminosi a sorpresa all’esterno e dispositivi d’illuminazione con temporizzatore ad intervalli causali all’interno per segnalare la vostra presenza in casa quando siete assenti.

Presa singolarmente, nessuna di queste misure è in grado di aumentare in modo significativo la protezione contro le effrazioni. Ci vuole la loro combinazione! Dovete immaginarvi che uno scasso è come una corsa ad ostacoli per un ladro. Se deve superarne solo uno o due per esempio una serratura supplementare o un temporizzatore nel soggiorno – probabilmente oserà entrare in casa per effrazione. Se invece deve affrontare quattro, cinque o addirittura sei ostacoli fra cui anche quelli che non è in grado di individuare sin dall’inizio e in cui si imbatte solo mentre commette il furto si chiederà se è il caso di proseguire con lo scasso o di interromperlo. Perché un ladro cerca di evitare a tutti i costi di trascorrere troppo tempo sul posto, di fare rumore e di utilizzare attrezzi ingombranti. Più ostacoli mettete (nel senso di misure antieffrazione), più sarà difficile  per un

ladro entrare in casa vostra.