Riconoscere le banconote false.

l numero di banconote in euro false è rimasto storicamente contenuto nel 2020

  • 460.000 banconote in euro false sono state ritirate dalla circolazione nel 2020, un livello storicamente basso rispetto al numero dei biglietti in circolazione;
  • Circa due terzi del totale dei falsi hanno riguardato i tagli da €20 e €50;
  •  I biglietti in euro continuano a essere un mezzo di pagamento affidabile e sicuro;
  • L’autenticità di qualsiasi banconota in euro può essere verificata con il metodo “toccare, guardare, muovere” Nel 2020 sono state ritirate dalla circolazione circa 460.000 banconote in euro false (220.000 nella seconda metà dell’anno), in diminuzione del 17,7% rispetto al 2019. I tagli da €20 e €50 hanno continuato a far registrare il numero più elevato di falsificazioni fra le banconote e rappresentano nell’insieme circa due terzi del totale dei falsi. Il 94,5% delle banconote falsificate è stato rinvenuto in paesi dell’area dell’euro, mentre il 2,8% proviene da Stati membri dell’UE non appartenenti all’area dell’euro e il 2,7% da altre regioni del mondo;
  • Le probabilità di ricevere un esemplare falso sono molto scarse, poiché il numero di falsi resta molto basso rispetto agli oltre 25 miliardi di banconote in euro in circolazione. Nel 2020 sono stati individuati 17 falsi per ogni milione di banconote autentiche in circolazione, un livello storicamente contenuto;
  • Sono costantemente ritirati dalla circolazione falsi di bassa qualità. Tutti sono facilmente individuabili, poiché non contengono le caratteristiche di sicurezza o ne recano solo pessime imitazioni. Fin dall’emissione della prima serie di banconote in euro, l’Eurosistema (costituito dalla Banca centrale europea e dalle banche centrali nazionali dei 19 paesi dell’area dell’euro) ha incoraggiato i cittadini ad avere un atteggiamento vigile quando ricevono una banconota. È facile riconoscere i biglietti autentici con il metodo basato sulle tre parole chiave “toccare, guardare, muovere”;

L’utilizzo di denaro falso a scopo di pagamento costituisce un reato che può essere perseguito penalmente. Se una banconota appare sospetta, può essere subito confrontata con un’altra di autenticità comprovata. Se il sospetto di falsificazione trova quindi conferma, occorre contattare le forze dell’ordine o, a seconda della prassi vigente nel paese, la banca centrale nazionale oppure una banca commerciale o al dettaglio. L’Eurosistema sostiene le forze dell’ordine nella lotta alla falsificazione di valuta.

Una persona che abbia dei dubbi sulla legittimità di una banconota in suo possesso non deve tentare di spenderla, perché tale comportamento costituirebbe un reato; deve invece farla esaminare da addetti agli sportelli delle banche commerciali o degli uffici postali o delle Filiali della Banca d’Italia. Costoro, se ritengono che la banconota sia falsa, hanno l’obbligo di ritirarla dalla circolazione e trasmetterla all’Amministrazione Centrale della Banca d’Italia, in Roma, dove il Centro Nazionale di analisi delle banconote sospette di falsità (NAC) la esamina per accertarne la falsità. In caso di ritiro di una banconota sospetta di falsità, i soggetti obbligati al ritiro dalla circolazione redigono un verbale, una copia del quale viene rilasciata, a titolo di ricevuta, all’esibitore. Se il NAC della Banca d’Italia accerta la legittimità della banconota, l’esibitore viene rimborsato, senza alcuna trattenuta. In caso contrario all’esibitore non è dovuto alcun rimborso. La Banca d’Italia comunica l’esito dell’accertamento all’ente che ha effettuato il ritiro (verbalizzante).